Fondazione AIRC e FIRC mettono al centro del loro impegno i pazienti, sostenendo il lavoro di oltre 5.000 ricercatori, con 533 progetti di ricerca, 114 borse di studio e 22 programmi speciali, per rendere il cancro sempre più curabile.
Oltre 115 milioni di euro vengono oggi messi a disposizione della comunità scientifica italiana per garantire continuità al lavoro di 5.300 ricercatori, impegnati a trovare le migliori soluzioni per ogni tipo di tumore. L’investimento sostiene 533 progetti di ricerca, 114 borse di studio, 22 programmi speciali e lo sviluppo delle attività di IFOM, centro di eccellenza internazionale per lo studio dell’oncologia molecolare.
La missione di Fondazione AIRC e di FIRC è trovare la cura del cancro, di tutti i tipi di cancro. “Nel disegnare le strategie per battere il cancro dobbiamo sempre avere il paziente ben al centro della nostra attività. Dobbiamo costruire percorsi capaci di portare nel più breve tempo possibile a diagnosi sempre più precoci e terapie personalizzate, più efficaci e meglio tollerate – spiega Federico Caligaris Cappio, Direttore Scientifico AIRC – Nell’oncologia clinica assistiamo al tramonto del modello terapeutico che affronta il tumore di un organo specifico nello stesso modo per tutti i malati. Oggi è fondamentale identificare le terapie con cui curare i pazienti in modo sempre più preciso ed è altrettanto importante raccogliere le risposte dei pazienti stessi, in modo da migliorare continuamente sia le sperimentazioni cliniche, sia l'efficacia delle cure”.
Il cancro è una priorità a livello mondiale: solo nel nostro Paese nell’ultimo anno sono stati diagnosticati 371.000 nuovi casi, più di 1000 al giorno. Per incidere su questi numeri AIRC e FIRC sostengono con continuità il lavoro di 5.300 scienziati, il 61% donne e il 55% con meno di 40 anni. La loro attività si svolge prevalentemente in strutture pubbliche – laboratori di università, ospedali e istituzioni scientifiche – con un beneficio tangibile per i sistemi della ricerca e della sanità del Paese.
L’Italia si conferma un’eccellenza internazionale nell’ambito della ricerca oncologica come testimoniano le pubblicazioni dei nostri scienziati e il dato per numero di guarigioni che ci pone al vertice in Europa. Nel nostro Paese, attualmente, quasi 3,5 milioni di persone hanno superato una diagnosi di cancro e in molti casi hanno un’aspettativa di vita paragonabile a quella di chi non si è mai ammalato (fonte: I numeri del cancro in Italia, 2019 a cura di AIRTUM, AIOM e Passi).
“Questi numeri ci fanno guardare con fiducia al futuro, nonostante siamo ben consapevoli che molto resti da fare, soprattutto per quelle forme di cancro che ancora non rispondono alle terapie e ai protocolli disponibili – aggiunge Caligaris Cappio – Per capire e affrontare la complessità del cancro la ricerca deve innovare senza sosta, essere creativa e utilizzare le nuove sofisticate tecnologie. È necessario sostenere i percorsi di crescita e formazione dei giovani per garantire il ricambio generazionale dei ricercatori e ugualmente importante è continuare a promuovere partnership internazionali di alto profilo, come quella in corso tra AIRC, Cancer Research UK (CRUK) e Fundación Científica - Asociación Española Contra el Cáncer (AECC), che ci consente di ampliare la rete di collaborazioni per portare rapidamente le scoperte della ricerca di base al letto del paziente. Perché se il cancro non conosce confini, nemmeno la ricerca li deve conoscere.”
La valutazione meritocratica dei progetti è un aspetto centrale per AIRC e FIRC. La selezione avviene attraverso un rigoroso processo di valutazione che coinvolge 600 revisori internazionali e che ha come obiettivo premiare l’eccellenza, un aspetto confermato anche dal numero di pubblicazioni che, solo nel 2018, vede AIRC citata tra i finanziatori in ben 1.793 occasioni. Questo dato ci pone al secondo posto in Europa, alle spalle del solo Regno Unito.
Un impegno straordinario in termini numerici e qualitativi che fa di AIRC e FIRC il primo polo privato di finanziamento della ricerca indipendente sul cancro in Italia. Un risultato possibile grazie alla costante fiducia di circa 4,5 milioni di sostenitori e alla partecipazione di 20 mila volontari che, sabato 25 gennaio, tornano a raccogliere fondi per far ripartire la sfida al cancro con la distribuzione delle Arance della Salute, che da trent’anni sono il simbolo di un’alimentazione sana e protettiva.
La rilevanza e l’impatto per il cancro, l’innovatività, la fattibilità e l’esperienza dei proponenti sono i principali criteri che hanno indirizzato la selezione di progetti. Nel caso delle borse di studio è stata valutata anche la capacità di guida e insegnamento del capo laboratorio (*dati aggiornati al 16 gennaio 2020).
€ 58.230.452 per 446 Investigator Grant (IG), progetti di tre o cinque anni, affidati a ricercatori affermati.
€ 6.289.480 per 73 My First AIRC Grant, progetti di tre o cinque anni per ricercatori sotto i 40 anni, per condurre il primo progetto e acquisire progressivamente autonomia.
€ 2.252.324 per 14 Start Up, erogazioni di cinque anni per ricercatori preferibilmente sotto i 35 anni che rientrano dall'estero per avviare il proprio laboratorio di ricerca in Italia.
€ 9.315.837 per le Borse di Studio suddivisi tra: 20 Fellowships iCARE-2, borse di studio triennali co-finanziate da AIRC e dall’Unione Europea (UE) attraverso il programma Marie Skłodowska-Curie Actions - Horizon 2020 e destinate a giovani ricercatori con il dottorato di ricerca per andare dall’Italia all’estero o dall’estero in Italia e portare avanti un progetto di ricerca sul cancro; per 88 Borse di studio per giovani laureati che vogliono apprendere le basi della ricerca oncologica in laboratori italiani d’eccellenza; e per 6 Borse per l’estero dedicate a giovani ricercatori che intendono passare un periodo di specializzazione in un laboratorio internazionale.
€ 20.321.843 per 9 programmi speciali 5 x 1000 della durata di sette anni dedicati allo studio delle metastasi e € 3.693.423 per 13 Accelerator Award, programmi internazionali quinquennali promossi da Cancer Research UK (CRUK), AIRC e Fundación Científica - Asociación Española Contra el Cáncer (AECC) per imprimere un’accelerazione a ricerche oncologiche d’avanguardia.
€ 15.000.000 destinati a IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare), centro di ricerca internazionale di eccellenza localizzato a Milano, per investimenti in attrezzature scientifiche, spese di ricerca e finanziamento.
AIRC | Dal 1965 con coraggio, contro il cancro
La Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro sostiene progetti scientifici innovativi grazie a una raccolta fondi trasparente e costante, diffonde l’informazione scientifica, promuove la cultura della prevenzione nelle case, nelle piazze e nelle scuole. Conta su 4 milioni e mezzo di sostenitori, 20mila volontari e 17 comitati regionali che garantiscono a oltre 5.000 ricercatori - 61% donne e 55% ‘under 40’ - le risorse necessarie per portare nel più breve tempo possibile i risultati dal laboratorio al paziente. In oltre 50 anni di impegno AIRC ha distribuito oltre 1 miliardo e cinquecento milioni di euro per il finanziamento della ricerca oncologica (dati attualizzati e aggiornati al 1 gennaio 2020). Informazioni e approfondimenti su airc.it
La Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro-AIRC, costituita nel 1977 da AIRC, promuove e finanzia la ricerca oncologica attraverso lasciti testamentari e donazioni. FIRC-AIRC, grazie al proprio patrimonio, assume impegni di lunga durata che garantiscono continuità al lavoro dei ricercatori. Nel 1998 la Fondazione ha creato IFOM – l'Istituto FIRC di Oncologia Molecolare – un centro di ricerca non profit fortemente innovativo e ad alta tecnologia che oggi ospita 263 ricercatori italiani e stranieri con un’età media di 37 anni. IFOM si pone l’obiettivo di svolgere e promuovere la ricerca scientifica e la formazione nel campo dell’oncologia molecolare verso concrete prospettive di beneficio ai pazienti. Informazioni e approfondimenti su fondazionefirc.it e ifom.eu
Data di pubblicazione: 28 gennaio 2020